L’iscrizione ad un sindacato è per propria natura una libera scelta del lavoratore, motivo per cui è possibile ritirare la propria adesione ad una organizzazione sindacale in qualsiasi momento e per qualunque motivo.
In particolare la disdetta della tessera sindacale può interessare chi, per esempio, si sia trovato iscritto ad un sindacato per aver distrattamente sottoscritto un modulo mentre si serviva dei servizi del Caf o di associazioni convenzionate con l’organizzazione sindacale.
Ora, l’iscrizione al sindacato - per chi ha oggi accesso ai contratti nazionali e con ciò alle tutele sindacali - dà diritto a molti servizi, oltre che all’assistenza in casi di vertenze o altre asperità sul luogo di lavoro.
La tessera sindacale ha però un costo che, per la modalità di pagamento più che per la cifra in sé (che si aggira intorno all’1% della busta paga del lavoratore), può diventare o essere percepito come indigesto o ingiustificato. Il pagamento dell’adesione al sindacato avviene infatti tramite trattenuta della quota di iscrizione dalla busta paga.
Come funziona l’iscrizione al sindacato?
Un sindacato è un’organizzazione che si pone come scopo ultimo la difesa dei diritti dei lavoratori dipendenti. La tutela sindacale di cui ci occupiamo qui è riservata ai lavoratori dipendenti che hanno sottoscritto un contratto collettivo di lavoro, il cosiddetto CCNN o contratto nazionale.
Può capitare però che ci si trovi iscritti al sindacato dopo aver fruito dei servizi di assistenza fiscale o previdenziale presso gli uffici CAF di un sindacato: tra tante carte, può infatti capitare di firmare documenti in maniera distratta e con buona fede da entrambe le parti. Oppure si può non essere più in linea con le politiche del sindacato di riferimento, o iniziare a sviluppare una incompatibilità ideologica con la propria formazione sindacale.
In ogni caso, è bene sapere che l’adesione al sindacato - sebbene si rinnovi automaticamente allo scadere dell’anno - è totalmente libera, motivo per cui è possibile disdire la propria tessera in qualunque momento e senza fornire spiegazioni.
Un lavoratore può iscriversi al sindacato sul luogo di lavoro, tramite un rappresentante dell’organizzazione sindacale, oppure presso la sede di un sindacato. Si tratta essenzialmente di firmare un modulo e ritirare una tessera che dà accesso a svariati servizi a titolo gratuito o a prezzo scontato.
Come è semplice iscriversi, così è facile disdire la tessera sindacale. Revocando la trattenuta sindacale si rinuncia però ad assistenza fiscale e sostegno in caso di controversie col datore di lavoro o l’ente previdenziale.
Come disdire la tessera sindacale
Per disdire la tessera sindacale è sufficiente presentare richiesta presso il proprio datore di lavoro: trattandosi di una trattenuta sullo stipendio, la quota di iscrizione al sindacato viene trattata direttamente dall’azienda. Al sindacato sarà sufficiente inviare copia della richiesta, per visione.
La richiesta di disdetta della tessera sindacale va dunque inviata all’ufficio amministrativo della vostra azienda tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite il nostro servizio dedicato.
Nella richiesta non vanno specificate motivazioni, ma va ben espressa la volontà di disdire la propria adesione al sindacato cui si è iscritti. Andranno inoltre indicati i propri dati anagrafici ed allegati copia di carta d’identità e codice fiscale.
Nelle grandi aziende e dove il sindacato può contare su una maggiore struttura, la richiesta può essere presentata direttamente in azienda, al rappresentante sindacale di riferimento. Sarà suo compito seguire la pratica di disdetta.
Nel caso in cui si dipenda da un’azienda privata e si proceda tramite raccomandata l’effetto della disdetta è immediato.
La revoca delle ritenute sullo stipendio è leggermente diversa nel caso dei dipendenti pubblici e degli insegnanti e lavoratori della scuola: in questo caso la revoca sindacale va inoltrata alla Ragioneria Territoriale della Provincia in cui si è impiegati.
I dipendenti pubblici dovranno inoltre specificare il numero di partita fissa del cedolino nel proprio modulo di disdetta. Una copia della richiesta va comunque, in ogni caso, inviata anche al sindacato sempre tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Un lavoratore che voglia revocare la propria adesione al sindacato, dunque, dovrà semplicemente inviare un paio di raccomandate, presso l’ufficio postale oppure in pochi istanti da casa tramite il servizio di raccomandate online.
La disdetta del sindacato per i pensionati
Diversa è la questione se l’iscrizione al sindacato non riguarda un lavoratore, bensì un pensionato - che può ben fruire di servizi quali le attività ricreative e l’assistenza fiscale presso il sindacato.
Fino a qualche tempo fa, la richiesta di disdetta della tessera sindacale andava redatta su carta libera ed inviata all’Ipost. A partire dal 2019, l’Inps ha diffuso l’accesso alla modalità telematica: usando il codice fiscale ed il PIN per accedere alla propria area riservata sul portale dell’Inps, bisogna selezionare la voce “Deleghe sindacali su trattamenti pensionistici”.
Da lì è possibile verificare tutti i dettagli della pensione, comprese eventuali deleghe per la trattenuta del contributo associativo al sindacato. Seguendo la procedura online si può disdire la propria tessera sindacale in pochi istanti.
Un’altra differenza rispetto a quanto avviene nella disdetta della tessera sindacale da parte dei lavoratori attivi, è che nel caso dei pensionati la disdetta non ha effetto immediato.
L’Inps si prende i suoi tempi, nello specifico evaderà le richieste di revoca di trattenute:
- il 1 Gennaio per le domande inviate dal 16 Settembre al 15 Dicembre;
- entro il 1 Aprile per le richieste pervenute tra il 16 Dicembre e il 15 Marzo;
- Entro il 1 Luglio per le domande giunte dal 16 Marzo al 15 Giugno;
- Il 1 Ottobre per le richieste datate tra il 16 Giugno e il 15 Settembre.
Il tempo di attesa tra la richiesta e l’effettiva revoca delle trattenute sulla pensione può dunque variare dai 15 giorni ai tre mesi. In ogni caso, data anche la volontarietà dell’adesione al sindacato, la disdetta della tessera sindacale e la conseguente revoca delle trattenute è una pratica rapida e molto accessibile, che prevede al massimo l’invio di un paio di moduli firmati tramite raccomandata.